Domande frequenti

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In linea di principio, l’appartamento va restituito nel suo stato originario. I fori per tasselli devono essere chiusi da uno specialista prima di lasciare l’appartamento. Una volta individuato il locatario subentrante, potrà concordare con quest’ultimo se il colore delle pareti può restare così com’è. Altrimenti, anche questa operazione dovrà essere svolta da uno specialista e le pareti dovranno tornare al colore originario.

Assolutamente sì! In caso di trasferimento in un nuovo comune, dovrà far sapere al vecchio comune che si sposterà altrove. Per la procedura di cancellazione dell’iscrizione dovrà recarsi all’ufficio per il controllo degli abitanti del suo comune. Lo stesso iter andrà poi seguito per iscriversi presso il nuovo comune. Avrà a disposizione 14 giorni di tempo. Si informi presso il comune per sapere quali documenti dovrà presentare all’iscrizione o al momento della sua cancellazione.

Inoltre, anche se si trasferisce all’interno dello stesso comune, dovrà comunicare il nuovo indirizzo all’ufficio per il controllo degli abitanti.

Non è possibile fornire una risposta valida per tutte le situazioni. Al momento della riconsegna dell’appartamento, lo stato del bene viene confrontato con lo stato riportato nel protocollo d’ingresso. Se alcune parti o apparecchi dovessero rivelarsi danneggiati, potrebbero esserle detratti dalla cauzione della pigione i relativi costi per la sostituzione, a patto che si tratti di questioni di manutenzione di base. Inoltre, le verranno addebitati eventuali costi legati al minor valore dell’immobile.

Si procuri un’autorizzazione per i parcheggi pubblici. L’autorizzazione e l’utilizzo di posteggi durante il trasloco possono essere comunicati alla polizia cantonale o cittadina, a seconda della regione. Inoltre, la maggior parte delle ditte di trasloco si occupa di organizzare i parcheggi o di ottenere le autorizzazioni per parcheggiare anche in divieto di sosta.

La formula del cosiddetto «metodo relativo di adeguamento della pigione» poggia su un modello elaborato dall’Ufficio federale delle abitazioni. In caso di aumento del tasso ipotecario di riferimento di un quarto di punto percentuale, questo porta a un aumento della pigione del 3%. Oltre al tasso di interesse di riferimento, sulla pigione può essere ancora trasferito il 40% del rincaro (indice nazionale dei prezzi al consumo). 

Nel diritto di locazione è stabilito che la parte chiamata ad agire è quella che spinge per un adeguamento della pigione. 

  • Se il tasso di riferimento diminuisce, i locatari possono richiedere una riduzione della pigione. 
  • Se il tasso aumenta, i locatori possono comunicare un aumento della pigione.

Sì, i locatori sono tenuti a comunicare al locatario l’aumento della pigione entro i termini e servendosi di un formulario ufficiale. Come date di riferimento si devono considerare i termini di disdetta e le scadenze come da contratto di locazione o i comuni termini di disdetta locali in assenza di una regolamentazione più dettagliata nel contratto. Osservare l’indicazione del rimedio giuridico sul formulario per gli adeguamenti di pigione (sul retro).

Sì, entro 30 giorni dalla ricezione della lettera del suo locatore, lei ha la possibilità di presentare ricorso nei confronti dell’aumento di pigione presso l’autorità di conciliazione. Veda in proposito l’indicazione del rimedio giuridico sul formulario per gli adeguamenti di pigione.

Al momento non si può dare una risposta a questa domanda. Il tasso di riferimento è reso noto dall’Ufficio federale delle abitazioni ogni trimestre e, negli anni a venire, stando alle previsioni degli esperti, continuerà ad aumentare.
 

L’Ufficio federale delle abitazioni pubblica il tasso di riferimento con scadenza trimestrale, rispettivamente il 1° marzo, il 1° giugno, il 1° settembre e il 1° dicembre.