Domande frequenti

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Qualora non utilizzi il collegamento via cavo, ce lo comunichi in forma scritta. In tal caso, si procederà alla piombatura. Tenga presente che quando lascerà l’appartamento le verrà addebitato l’intero costo della spiombatura, dato che il collegamento dev’essere nuovamente reso disponibile per il locatario successivo.

In passato gli oneri per il collegamento via cavo venivano riscossi tramite le spese accessorie alla locazione. Oggi molti locatari pagano questi oneri già all’interno di un pacchetto combinato stipulato con il fornitore di servizi di telecomunicazione. Se è questo il suo caso, lo comunichi alla sua persona di riferimento presso Livit in modo da non dover pagare doppiamente tale onere.

A garantire la sicurezza, ad assicurare il rispetto del vicinato e a mantenere l’immobile ordinato e pulito. Per questi motivi, ai fini di una buona convivenza è importante che tutti gli inquilini osservino il regolamento di condominio.

Quando molte persone vivono in uno spazio ristretto, è estremamente importante mostrare rispetto e tolleranza verso gli altri. Il primo passo dovrebbe sempre consistere nel cercare il dialogo diretto con i vicini in questione. Ad esempio, si può chiedere cortesemente di abbassare il volume della musica.

Se però questo non dovesse portare ad alcun miglioramento, le chiediamo di comunicarci la sua richiesta per iscritto. Ci impegneremo per trovare una soluzione consensuale.

In linea di principio, l’appartamento va restituito nel suo stato originario. I fori per tasselli devono essere chiusi da uno specialista prima di lasciare l’appartamento. Una volta individuato il locatario subentrante, potrà concordare con quest’ultimo se il colore delle pareti può restare così com’è. Altrimenti, anche questa operazione dovrà essere svolta da uno specialista e le pareti dovranno tornare al colore originario.

Assolutamente sì! In caso di trasferimento in un nuovo comune, dovrà far sapere al vecchio comune che si sposterà altrove. Per la procedura di cancellazione dell’iscrizione dovrà recarsi all’ufficio per il controllo degli abitanti del suo comune. Lo stesso iter andrà poi seguito per iscriversi presso il nuovo comune. Avrà a disposizione 14 giorni di tempo. Si informi presso il comune per sapere quali documenti dovrà presentare all’iscrizione o al momento della sua cancellazione.

Inoltre, anche se si trasferisce all’interno dello stesso comune, dovrà comunicare il nuovo indirizzo all’ufficio per il controllo degli abitanti.

Non è possibile fornire una risposta valida per tutte le situazioni. Al momento della riconsegna dell’appartamento, lo stato del bene viene confrontato con lo stato riportato nel protocollo d’ingresso. Se alcune parti o apparecchi dovessero rivelarsi danneggiati, potrebbero esserle detratti dalla cauzione della pigione i relativi costi per la sostituzione, a patto che si tratti di questioni di manutenzione di base. Inoltre, le verranno addebitati eventuali costi legati al minor valore dell’immobile.

Si procuri un’autorizzazione per i parcheggi pubblici. L’autorizzazione e l’utilizzo di posteggi durante il trasloco possono essere comunicati alla polizia cantonale o cittadina, a seconda della regione. Inoltre, la maggior parte delle ditte di trasloco si occupa di organizzare i parcheggi o di ottenere le autorizzazioni per parcheggiare anche in divieto di sosta.

Fornire alloggio in una casa di proprietà è di solito possibile senza restrizioni. Stanze e appartamenti ammobiliati rappresentano un’ottima soluzione temporanea. Per proprietà non ammobiliate, contatti in anticipo l’ufficio locale della migrazione, che potrà fornirle assistenza anche nella mediazione delle persone in cerca di protezione.

L’accoglienza dei rifugiati è coordinata dalla Confederazione e si svolge in accordo con i cantoni. Perciò la Svizzera dispone di un numero sufficiente di alloggi per rifugiati e persone bisognose di protezione.

Tuttavia, anche i privati possono registrare interi appartamenti o stanze libere presso le autorità come alloggi privati per rifugiati. Se richiederà una compensazione per l’alloggio (agli stessi soggetti bisognosi di protezione, a un’autorità o a un’organizzazione umanitaria), dovrà stipulare un contratto di locazione informale ai sensi dell’art. 262 CO (sublocazione). In questo caso specifico, è necessario redigere un contratto di sublocazione tra le parti (locatario principale, ospite e locatore) che riporti i dettagli sulla durata e sulla compensazione.

Dopo aver chiarito gli elementi essenziali, gli interessati potranno scaricare un formulario disponibile sul sito web dell’Associazione svizzera dell’economia immobiliare (SVIT) per la stipula del contratto di sublocazione. Può scaricare il modulo, compilarlo e inviarcelo. Al resto pensiamo noi.