Domande frequenti

Come possiamo aiutarvi? Inserite il termine di ricerca o cliccate sulla categoria di interesse.

È possibile comunicare la disdetta al di fuori dei termini concordati a patto che lei presenti un locatario successivo affidabile e solvente e che il nuovo contratto di locazione venga firmato da entrambe le parti (Livit e il locatario in questione).

I termini e le scadenze per la disdetta sono disciplinati individualmente. Nel suo contratto di locazione sono indicati i termini e le scadenze in vigore nel suo caso.

Fornire alloggio in una casa di proprietà è di solito possibile senza restrizioni. Stanze e appartamenti ammobiliati rappresentano un’ottima soluzione temporanea. Per proprietà non ammobiliate, contatti in anticipo l’ufficio locale della migrazione, che potrà fornirle assistenza anche nella mediazione delle persone in cerca di protezione.

L’accoglienza dei rifugiati è coordinata dalla Confederazione e si svolge in accordo con i cantoni. Perciò la Svizzera dispone di un numero sufficiente di alloggi per rifugiati e persone bisognose di protezione.

Tuttavia, anche i privati possono registrare interi appartamenti o stanze libere presso le autorità come alloggi privati per rifugiati. Se richiederà una compensazione per l’alloggio (agli stessi soggetti bisognosi di protezione, a un’autorità o a un’organizzazione umanitaria), dovrà stipulare un contratto di locazione informale ai sensi dell’art. 262 CO (sublocazione). In questo caso specifico, è necessario redigere un contratto di sublocazione tra le parti (locatario principale, ospite e locatore) che riporti i dettagli sulla durata e sulla compensazione.

Dopo aver chiarito gli elementi essenziali, gli interessati potranno scaricare un formulario disponibile sul sito web dell’Associazione svizzera dell’economia immobiliare (SVIT) per la stipula del contratto di sublocazione. Può scaricare il modulo, compilarlo e inviarcelo. Al resto pensiamo noi.

L’accoglienza dei rifugiati è coordinata dalla Confederazione e si svolge in accordo con i cantoni.

Tuttavia, anche i privati possono registrare interi appartamenti o stanze libere presso le autorità come alloggi privati per rifugiati. Ospitare qualcuno a titolo gratuito nella casa in cui si vive in affitto e per un periodo di tempo limitato è possibile ai sensi dell’art. 305 e segg. CO. Non esiti a contattarci qualora la possibilità di ospitare una rifugiata o un rifugiato si concretizzi.

Inoltre, dopo aver chiarito gli elementi essenziali, gli interessati potranno scaricare un modulo disponibile sul sito web dell’Associazione svizzera dell’economia immobiliare (SVIT) che dovrà essere sottoscritto da locatario e locatore. Può scaricare il modulo, compilarlo e inviarcelo.

Tenga presente che noi, in qualità di gestori, non possiamo disporre dei proventi dei canoni locativi. Tale decisione spetta ai proprietari.

Mettere a disposizione il proprio alloggio privato è in linea di principio un’azione volontaria e quindi non è prevista remunerazione. Per casi specifici e ulteriori informazioni si rivolga all’autorità cantonale.

Secondo il diritto di locazione, ha l’obbligo di garantire l’accesso al suo appartamento per la rilocazione. La contatteremo per fissare uno o più appuntamenti per le visite. In tale contesto, le chiederemo anche il consenso a trasmettere il suo numero di telefono ed eventualmente il suo indirizzo e-mail agli interessati per le iscrizioni alle visite.

Ci invii una comunicazione scritta e firmata della sua disdetta tramite raccomandata, rispettando i termini di disdetta del contratto. Come data di riferimento vale il giorno di arrivo della disdetta presso il nostro ufficio; non fa dunque fede il timbro postale.

In genere, per ogni appartamento viene pubblicato un bando ufficiale. Se conosce una persona interessata tra i suoi amici o conoscenti, può proporcela come locataria successiva. La sua candidatura verrà da noi verificata secondo le consuete procedure.