Domande frequenti

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In linea di massima la sublocazione è permessa, ma dev’essere in ogni caso comunicata. Inoltre, è necessario presentare il contratto di sublocazione. Livit si riserva il diritto di vietare la sublocazione qualora non vengano rese note le condizioni della sublocazione, qualora si tratti di condizioni improprie oppure che causano pregiudizi significativi, ad esempio tramite un uso del bene locato diverso da quello previsto.

Tenga presente che in qualità di locatario principale è responsabile di qualsiasi danno arrecato nel corso del periodo di sublocazione, e che l’appartamento può essere concesso in sublocazione soltanto allo stesso prezzo. Per l’arredamento è possibile chiedere una maggiorazione del canone di locazione pari al massimo al 20%. La invitiamo a consultare le disposizioni di legge relative alla sublocazione.

In linea di principio è permesso fumare nell’appartamento o sul balcone. Tuttavia, tenga presente che quando lascerà l’appartamento le verranno addebitate interamente le spese derivanti da tale azione, ad esempio per la pittura antifumo.

Al riguardo vigono diverse disposizioni a seconda dell’immobile. Consigliamo di verificare quanto disposto nel contratto di locazione o nel regolamento di condominio. Nella maggior parte dei casi le grigliate sono permesse, a patto che si rispetti il vicinato. Ove possibile, eviti di generare rumori, odori e fumo eccessivi.

Ogni immobile ha un/una custode che si occupa della manutenzione dei relativi spazi. Nel regolamento di condominio troverà descritto il contributo atteso da ciascuno in termini di pulizia e ordine a favore di una buona convivenza nell’immobile.

I pavimenti vengono lavati dal/dalla custode con regolarità. Nell’utilizzo quotidiano, la pulizia della lavanderia e degli apparecchi che si trovano al suo interno (lavatrice, asciugatrice a tamburo e Secomat) è di norma compito di chi ne fa uso. Locatari e locatarie sono tenuti a lasciare pulita la stanza e gli apparecchi dopo l’utilizzo. Se così non fosse, consigliamo di chiarire la questione parlandone con l’utilizzatore precedente.

A un primo sguardo, sostituire un elettrodomestico ormai datato (forno, frigorifero, lavastoviglie, lavatrice ecc.) può sembrare la giusta soluzione in termini di consumo energetico. Se però si prendono in considerazione le risorse richieste per la produzione dei dispositivi, nella maggior parte dei casi la sostituzione di un apparecchio ancora funzionante non conviene. 

Nel caso di un elettrodomestico difettoso, si cerca di capire se una riparazione possa avere senso sul lungo periodo o se sia più vantaggioso sostituirlo direttamente. In fase di decisione si tiene conto del tipo di guasto, degli aspetti economici ed ecologici nonché dei costi previsti per l’acquisto di un nuovo dispositivo.  

A proposito: sul nostro sito web trova preziosi consigli su come risparmiare energia. Perché è possibile risparmiarla anche con dispositivi ormai piuttosto obsoleti. 

In linea di massima, è consentito installare un impianto solare plug-in nella parte interna del balcone (parete, lato interno del parapetto) a patto che l’involucro dell’edificio non venga danneggiato. 

Saremo lieti di chiarire con il proprietario e farle poi sapere se e a quali condizioni è possibile o auspicabile installare un impianto solare plug-in sulla parte esterna del balcone dell’edificio.

Se intende installare un impianto solare plug-in, le ricordiamo che, in quanto locatario/locataria, lei è responsabile e risponde dell’installazione, della corretta messa in funzione, della manutenzione e dello smontaggio nonché dell’eventuale ripristino dello stato originale dell’impianto. Lo stesso vale per i costi accessori derivanti dall’impianto solare plug-in, che dovrà assumersi per intero.

A causa del continuo aumento dei prezzi dell’energia, prevediamo un aumento significativo delle spese accessorie. Considerata la costante volatilità dell’andamento di gas e petrolio, allo stato attuale non ci è possibile fare una stima definitiva dei costi che ci attendono. 

Le ricordiamo che il suo pagamento in acconto mensile non si basa sui costi attuali. Prezzi energetici più alti, quindi, non sortiranno per lei degli effetti sui pagamenti in acconto, ma solo al momento del conteggio annuale delle spese accessorie effettive.

Stiamo monitorando gli attuali sviluppi nell’ambito dell’approvvigionamento energetico e passando al vaglio diverse opzioni di risparmio. Quest’ultime possono essere definite autonomamente in base alla posizione e allo stato dell’immobile e in accordo con i singoli proprietari. Al momento non è stata presa nessuna decisione concreta in merito. 

Di solito i costi abitativi sono composti da canone di locazione, spese accessorie (riscaldamento, acqua calda, manutenzione ecc.) e costi abitativi privati (elettricità privata, Internet ecc.). I costi energetici non sono parte dell’affitto mensile, ma vengono conteggiati nelle spese accessorie, vale a dire che l’aumento dei prezzi dell’energia avrà delle ripercussioni sul conguaglio delle spese accessorie, ma non sul suo canone di locazione. Per quel che riguarda la corrente, lei ha un rapporto contrattuale diretto con il fornitore locale di energia. Questi costi sono considerati costi abitativi privati, distinti da affitto e spese accessorie. 

Le consigliamo di monitorare la situazione attuale e, se possibile, di aumentare i pagamenti in acconto o di accantonare delle riserve. Se le interessa aumentare i pagamenti in acconto, in linea di principio ha la possibilità di farlo e noi saremo lieti di aiutarla a fare una stima delle spese supplementari previste. A questo proposito abbiamo messo a disposizione delle informazioni che vengono aggiornate in base alla situazione in corso.